Il ponte sullo stretto...
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Il ponte sullo stretto...
Ero piccolo quando arrivavano le foto del ponte di Broccolino mandate dalla zia Giacomina.
Ogni volta che che il postino consegnava la lettera con la scritta "Air Mail", i colori rosso e blu e i francobolli gigante con l'immagine della statua della Libertà, a cas nostra era tutta una festa.
Quel ponte bruttissimo diventava l'emblema del legame, della continuità tra le terre e tra i popoli che grazie ad esso si sentivano più vicini...
Fu così che sentii parlare per la prima volta del ponte sullo stretto di Messina: niente più ferry botti, niente più ore e ore per fare tre km, niente più stop alle traversate quando il mare era forza zero virgola per evitare che i vecchi mezzi a sbarco americani, usati come traghetti, si rovesciassero anticipando tragicamente la farsa della Costa Concordia...
Così sono passati 70 anni e con essi il sogno della continuità delle terre e delle persone. Ma non tutti i mali vengono per nuocere e a giudicare dallo schifo che c'è in Italia, in Europa e nel Mondo, essere circondati dalle acque e isolati da tutto ciò che ci circonda non è poi così male. In Sicilia di rogne ce n'è quante s ne vuole e hai voglia di grattarle...
Il governo, del resto, per risparmiare ha eliminato i treni a lunga percorrenza, di traghetti delle FS ne è rimasto solo uno vecchio e arrugginito e i vecchi tralicci dell'Enel potranno rappresentare una ottima via di trasporto individuale con delle teleferiche mozzafiato adatte ai sofferenti di vertigini...
Sicilia mia, terra d'amuri e di corna, di ciuri e di ciauri, di suli e di cicluni, Sicilia mia Ti vogghiu beni assai.
Dino
Ospite- Ospite
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