PSICOERETICA
Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.

Il libero arbitrio e la reincarnazione

Andare in basso

Il libero arbitrio e la reincarnazione Empty Il libero arbitrio e la reincarnazione

Messaggio Da Luciano Mess Ven 13 Gen 2012, 10:01 am



Anche questo, è uno dei "pilastri" della chiesa cattolica e, come tutti gli altri, è stato mutuato dall'esoterismo stravolgendone il significato, sicchè, ciò che era fonte di saggezza, come al solito, si è trasformato in fonte di confusione e ilarità. Vediamone i due significati:

Significato originale: Ogni cosa ti è concessa, perchè tu sei origine e fine di ogni cosa.

Significato cristiano: La libertà di agire ti è stata benignamente concessa da Dio e la puoi liberamente esprimere, salvo diventare combustibile da riscaldamento infernale (una volta morto) se, ciò che hai liberamente fatto, è uscito anche di un solo pelo dalle idee di Dio stesso (bizzarro concetto di libertà), anche perchè, tralasciando il piccolissimo particolare della mancanza di libertà. c'è da stupirsi non poco del razzismo e nepotismo presente in Dio, infatti, se, praticando il mio libero arbitrio, vi sparo un colpo di archibugio nella carcassa e vi frego il portafogli, dimostro sì di averne ma c'è da chiedersi che fine abbia fatto il vostro!

Appare assolutamente evidente, che il libero arbitrio, ha senso solo nel significato originale, perchè prevede che il compimento di ogni atto o la formulazione di qualunque pensiero, avvengano entro l'ambito di un unico attore che, proprio perchè unico, non può autopunirsi o autopremiarsi quale conseguenza del suo agire. La molteplicità degli eseri, qui è vista esclusivamente come moltiplicazione, alle volte anche funzionalmente conflittuale, degli aspetti di "uno" e presentanti caratteristiche di creature autonome in funzione meramente evolutiva, d'altronde non potrebbe essere diversamente, stante che ogni singolo frammento di "uno", necessariamente è a sua volta "uno" stesso. La metempsicosi è il "trucchetto", usato dall'individuo "uno", per moltiplicarsi e sperimentare, ad ogni livello, in modo da viluppare una completa cosapevolezza e conoscenza di sè. Uno è la via e uno è il viandante che la percorre.

Agli inizi del cristianesimo, quando ancora non erano stati estrapolati solo miseri stralci dalla conoscenza degli esoteristi, si trovano tracce di quanto da me affermato, ad esempio, nel vangelo di giovanni (III,3) si legge di Gesù che dice a Nicodemo: "In verità, in verità ti dico che se uno non nascerà di nuovo non può vedere il regno di Dio". Nicodemo (colto maestro spirituale) gli chiese: "Come può un uomo rinascere quand'è già vecchio? Può forse rientrare nel grembo della madre per essere rigenerato?" Gesù allora gli risponde: "Bisogna che voi siate generati di nuovo", riferendosi naturalmente al susseguirsi di rinascite necessarie al completo risveglio spirituale e, per rafforzare il concetto aggiunge: "Ciò che è generato dalla carne è carne; e quel che nasce dallo spirito è spirito. Non ti meravigliare se ti ho detto: bisogna che voi siate generati di nuovo." (Giovanni III,6), rendendo esplicito il persistere dello stesso spirito immortale nelle varie incarnazioni mortali.

Nei frammenti di vangeli trovati nel 45, ci sono riferimenti ancora più espliciti, specie in quello di Tommaso:
Un giorno chiedemmo a Gesù: "Quale sarà la nostra fine?" Ed Egli ci rispose: "Se scoprite il principio non dovrete preoccuparvi della fine, perché dove è la fine, là è il principio. E chi conosce il principio, conosce la fine e si libera dalle morti". Disse proprio così, "dalle morti" e poi aggiunse: "Volete sapere in che modo un uomo si libera dalle morti? Divenendo consapevole di essere già esistito prima di ogni nascita." e ancora :

Gesù disse: "Tommaso, ora tu sei qui con me a passeggiare su questo monte. Quando sarai dall'altra parte, se vorrai, con un sol balzo potrai tornare quaggiù a riprendere la tua passeggiata nel mondo". - Lo farò, Maestro mio, sono innamorato di questo pianeta! Dopo morto tornerò giù. per finire con:

Passavamo in mezzo ad un antico cimitero ed uno dei discepoli chiese a Gesù: "Cosa resta di questi poveri morti, oltre alle loro ossa che vanno in polvere e in quale giorno, coloro che sono morti i si risveglieranno dal loro riposo e in quale giorno ricomincerà per loro la vita e il mondo nuovo? "Gesù allora rispose: "Vi siete lasciati troppo distrarre da quelle tombe e da quelle ossa. Ciò che voi attendete è già avvenuto. Ma voi non ve ne accorgete e seguitate a dire: i morti riposino in pace!" (V.Tommaso, 51).

Chiudo con un chiaro riferimento al concetto di Karma, sempre attribuito a quel Gesù tanto amato dai cristiani:

Gesù disse: "Tommaso, non ti lamentare, se tutto ti va di traverso. In fondo, queste prove che tu devi superare, le inventasti tu stesso. Quanti dal cielo, si affacciano per vedere se cadi nelle trappole che tu stesso ti sei preparato! Felice l'uomo che supera queste prove perchè, al di là, egli trova la Vita".



Luciano Mess
Luciano Mess
Admin

Messaggi : 227
Data d'iscrizione : 14.08.11

http://psicoeretica.italiaforum.net

Torna in alto Andare in basso

Torna in alto


 
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.