Amore & lavoro

Da **Luciano Mess** Ven 20 Gen 2012, 9:27 pm

Di norma, sono inconciliabili, perchè si è inclini a vedere il lavoro come un qualcosa che serve a procurarsi il cibo quotidiano, dunque, se possibile, si tenta di cavarne il massimo profitto, fregandosene di tutto il resto. In quest'ottica agiscono sia coloro che detestano il proprio lavoro, sia quelli che ne rimangono indifferenti, tant'è che alla fine sono costretti a trovarsi un hobby per colmare le carenze gratificatorie. Naturalmente, vi sono anche quelli che adorano il proprio lavoro, al punto da identificarsi anche troppo in esso, puntando alla carriera senza troppo curarsi di tutto il resto della loro esistenza.

A mio modesto modo di vedere, nessuna di queste categorie è felice anche se tenta di tutto per sembrarlo, in quanto dimenticano di Amare chi il lavoro lo compie, ossia se stessi. Se si compie il lavoro in modo sgraziato e disarmonico, si crea disarmonia interiore, mentre occorrerebbe mantenerla sempre. Il gesto armonioso, lo si dovrebbe fare sia ballando alla scala, sia raccattando una merda di cane, Lo scopo, infatti, è quello di porsi SEMPRE amandosi, rispettandosi e fluendo con leggiadria. Il lavoro non conta nulla, così come non conta il risultato dello stesso. Lo stesso vale per coloro che il lavoro lo amano e, amando il lavoro...dimenticano anch'essi di amarsi.

Il lavoro che il "destino" ci propina, non arriva a casaccio, così come non capitano a caso inciampi ed inconvenienti durante tutto il corso dell'esistenza: sono tutti insegnamenti, prove atte ad abituarci a vivere centrati, a camminare leggeri su un soffice tappeto come su una distesa di cocci di vetro. Non serve a nulla superare queste prove con l'astuzia o sbuffando. Ciò che ne determina la fine, è il sorriso, un bel sorriso che viene dall'anima e che, pian piano, insegna a tutto il resto dell'essere a danzare leggero.

Via i grugni, via le aspettative, via le gratificazioni aleatorie. Sorriso, dolcezza ed amore per ciò che si è, null'altro serve, null'altro conta, null'altro si porterà con sè al momento della partenza.