Dilemma

Da **Luciano Mess** Mar 31 Gen 2012, 11:37 pm

Sono un genio indiscusso in un mondo di persone normali o una persona normale in un mondo di coglioni??
Ecco, questo è il dilemma di stasera; dal canto mio, ho buone ragioni per credere alla seconda ipotesi e, per evitare di esere accusato di sparare cazzate al vento, proverò ad argomentare le ragioni che mi spingono ad abbracciare l'ipotesi che mi vede persona normale:
Nel 1964, giungendo (per rimanervi), nel bel paese, mi stupii di vedere Trieste infestata di automobili (alcune migliaia), abituato com'ero a vederne al massimo una a settimana; superato lo smarrimento iniziale, dedussi (poca intelligenza ci voleva), che gli italiani avessero un reddito decisamente superiore a quello che il comunistume aveva riservato a noi e, parlando con i miei coetanei, scopersi anche che il numero di automobili in circolazione non era affatto un numero determinato dal particolare agio sociale dei loro possessori, ma piuttosto, la conseguenza della penuria di patentati ed in particolare delle donne. Poichè già allora, il mio genio matematico, mi permetteva di fare 2+2 direttamente a memoria (incredibile, vero?), ipotizzai che in tempi non troppo lontani, le automobili avrebbero del tutto invaso la città. Questa strabiliante profezia, si avverò nel decennio successivo e, più in là ancora, il fenomeno assunse dimensioni tali che i vari governi, dovettero inventarsi l'obbligo di adeguare il parco auto, secondo macchinose direttive pseudoscientifiche, dettate, (ufficialmente) dalla necessità di inquinare meno e realmente dal bisogno di sostenere le fabbriche di quelle puzzolenti scatolette.
In età più matura, ossia verso la metà degli anni settanta, il genio che prima aveva fatto soltanto capolino, uscì completamente e sprigionò tutta la sua sagace potenza, ipotizzando che a meno di scoprire entro pochissimi anni, altri quindici pianeti abitati nel sistema solare cui rifilare tutte le cagate che stavamo producendo ad un ritmo sempre più accelerato, l'economia sarebbe andata a puttane e si sarebbe presa lo scolo. Altra profezia azzeccata. Sempre sull'onda del mio volteggiar di neuroni, in quegli anni, compresi che l'unica via d'uscita possibile da una situazioine che si stava incancrenendo ogni giorno di più, era la retromarcia, ossia, il ritorno ad un'economia sostenibile con una restrizione della produzione ed un'elevazione della qualità da contrapporre alkla quantità. Beh, stasera, per la prima volta, qualche economista, alla tv, ha detto le stesse cose!!! Wooooowwww, l'acqua calda finalmente non la vedo solo io.
Secondo alcuni calcolo cabalistici da me fatti, il capire delle verità così profonde è cosa difficilissima e ci vuole un cervello di tutto rispetto, diciamo, almeno un cervello da gallina ovaiola o da scarabeo stercoraro, da qui l'amara constatazione fatta all'inizio del post.
Chissà', una volta sfondata la porta della novella consapevolezza, magari prima o poi scopriranno anche altre cose, tipo che il pianeta non può reggere un altro grado in più o che è troppo tardi per una retromarcia senza dolori, guerre e privazioni inimmaginabili . Mmmmah, non so però se augurarlo agli uomini, che magari è meglio crepare da incoscienti che ad occhi aperti.