PSICOERETICA
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Terremoto in Emila...

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Messaggio Da michela Dom 27 Mag 2012, 10:48 am

... che merviglia!!!



No, non sono impazzita e non ho neppure venduto pezzi di cuore al miglior offerente, conosco la devastazione che ha portato ai luoghi e nelle vite delle persone che più ne hanno subito la forza. Forse è perchè le conosco molto bene e così da vicino che ancor più mi sembrano le parole solo retoriche e scontate.

Torno a dire che è una merviglia, un dono, una sincronicità benedetta, una incredibile coincidenza di spazio e tempo che non può passare innosservata, mi auguro che non passi innosservata, credo che anche nella latenza del non consapevole stia lavorando dentro agli abitanti, per lo meno, delle mie terre.

Molto spesso nei mesi che hanno anticipato il terremoto fisico si è usata la parola terremoro per descrivere ciò che sta capitando nel mondo finanziario ed economico e per descrivere come questo possa avere, anzi già ha, impatto sulle esistenze dei singoli. Poi arriva lui, il sisma, e guarda a caso colpisce una delle arterie principali dell'economia nazionale. Un sisma che nulla ha a che vedere con i tanti brividi che la crosta terreste può avere ma un sisma caratterizzato dalla ri-messa in marcia della placche tettoniche dopo un dormiveglia di centinaia di anni.

La natura sta partecipando al cambiamento, "cambiamento" è la parola che, come un manto sta avvolgendo il pianeta e tutto sta adattandosi a questa condizione.

Provo grande ammirazione per i compaesani che stanno rimboccandosi le mani, recuparando lo spirito che ha sempre contraddistinto le genti emiliane, nulla è dato, tutto và guadagnato , và costruito e gli strumenti per farlo risiedono nelle braccia unite all'ingegno. Brave persone, spero che però la loro storia non limiti la loro visione. Certo la corsa alla normalità è giàin atto e questa si basa sul ricostruire il vecchio che il sisma ha cancellato, si stanno ricostruendo fabbriche sepolte sotto le macerie, per ricollocarle su terreni limitrofi a quelli che li hanno "traditi", ma s stanno riedificano cattedrali di un sistema economico agonizzante su un terreno che non vuole più sostenere la civiltà, almeno così per come la conosciamo.

Sono catastrofista? Disfattista? Non credo, basta guardarsi intorno, ricollegare con un virtuale filo rosso alcuni eventi sparsi nel globo, congeniti e non,per avere una visione d'insieme che non permette di non comprendere. Ci sono eventi che presi singolarmente non dicono tanto ma, ricoleggando le varie estremità dei fili tra loro, si avrà un disegno inequivocabile su ciò di cui questi tempi sono portatori. Sono solo rintocchi apparentemente estranei di una stessa campana.

E' tempo che la fluidità interiore possa manifestarsi, solo chi ha veramente perso la rigidità interiore potrà aver acquisito la mobilità esteriore che gli permetterà di non creparsi sotto i tanti terremoti che presto o tardi colpiranno le rassicuranti esistenze che, come bozzoli, hanno imprigionato gli esseri in una umanità che, mi auspico, non diventi la loro definitiva condanna.

Il sisma qui ha parlato della condizione di esser pronti a perdere "tutto", e ognuno qui ha avuto la benedizione di sperimentare se quel "tutto" in definitiva non fosse un sinonimo di "niente" oppure se quel perdere tutto è stato sinonimo di perdere "ogni cosa", anche se stessi e su quest' onda scegliere la spasmodica corsa alla riverca di una normalità che, in fin dei conti, non è mai esistita se non nello spamodico gioco di forza guidato dall'arrogante presunzione dell'uomo.

Un capitolo si è chiuso e, per quanto la comprensione arrivi dopo l'evidenza, siamo già in quello successivo. Si estinsero i dinosauri, cehe avevano fatto della forza e della grandezza la loro bandiera, sopravvissero coloro che furono capaci di adattarsi, magari evolvendo rapidente, a ciò che il divenire dettava.

L'unico personalissimo rammarico? Questo strumento tecnologico che sto tutt'ora utilizzando: internet. Mi ha dato la possibilità di sentirmi vicino anche a carissimi amici che vivevano in luoghi lontani, ma chissà, l'adattamento porterà a nuove tecnologie che l'umano potrà sviluppare senza vincoli come una connessione, una bolletta da pagare, pc da comprare e ripare, telefonini da portare sempre appresso... che leggerezza Amici ;o)

Buona domenica Amici Carissimi dalla terra d'Emilia, che nonostante quello che passano i media, continua a tremare, ad aprirsi, a sollevarsi e a farci tutti andare in giostra senza neppure reclamare il pagamento del biglietto.. genorosa questa regione :oP :DTerremoto in Emila... 650269930


michela
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