Le madri madrone

Da Michele Lun 08 Lug 2013, 8:33 am

Una volta c'era una razza di padri che erano definiti "padri padroni" ma in pratica tranne qualcuno insistente questa razza si è quasi estinta.Il motivo? I padri sono diventati come i figli e contano di meno nell'ambito socio-economico familiare.
Una razza però non si è estinta le cosi dette madri madrone,cioè quelle madri che mettono in prima fila nei loro pensieri i figli e poi i mariti e gli altri.
Nel loro cervello c'è come un programma ben definito che si basa su un assioma incontestabile: I fgli devono essere sempre curati ed assistiti qualunque età hanno e con loro anche i loro amici etc...
Domanda: venite a mare la prossima settimana Risposta della madre No mia figlia deve fare l'esame di maturità.OK ma tua figlia ha già 18 anni se la sbriga da sola.No le staremo accanto per tutto il periodo dell'esame.
Domanda: cosa fate questa sera Risposta non siamo liberi dobbiamo preparare la cena per i figli ed i loro amici che vengono a trovarli.
Domanda:Ma scusate perché non se la sbrigano loro e mangiano in pace? No non va bene.

Da Ospite Lun 08 Lug 2013, 11:42 pm

Temo che se chiamassimo i pargoli figlidroni qualche pacifinto di Niscemi interverrebbe urlando a squarciagola NO MUOS...infatti a nessuno verrebbe in mente che siamo su Psicoeretica ma tutti quei cialtroni imbandierati con gli staraccetti arcobaleno penserebbero che lo sbarco dei paracadutisti della Air Force sia già avvenuto e che l'occupazione di face book sia in corso.
State tranquilli però, stavo solo facendo il verso ad Orson Welles mentre in radio faceva la radiocronaca della invasione dei marziani...

Figlidroni quindi, altro che padroni e madrone!!!
I genitori non contano più un cazzo, al massimo sono il bancomat dei figli e se osano chiedere a cosa servono i soldi si sentono rispondere:
" Papà vuoi per caso che ti denunci per violazione della privacy ?"

La dittatura dei figlidroni parte dalla nascita e già intorno ai cinque sei anni passa sotto la contraerea del telefono azzurro.
La sberla: romantico ricordo del tempo in cui Berta filava. Oggi Berta non fila più, al massimo ricama disegni porno col tombolo...la sberla dicevo, ossia la strada maestra per essere sbattuti in prima pagina con la qualifica di mostro, stupratore e genitore incestuoso e se il figlio è gay peggio perchè quella è una categoria protetta destinata alla chiesa, al governo, agli enti pubblici...

Figlidroni, di loro è il regno dei cieli...

Da Ospite Mar 09 Lug 2013, 4:37 pm

ognuno ha... quello che cerca

non esistono ne padri - padroni

nè madri - madrone

ma... quello che si accetta

Laughing

Da Michele Mar 09 Lug 2013, 4:47 pm

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Da Michele Mar 09 Lug 2013, 4:55 pm

In base a come hai scritto bisognerebbe dire che dei Figli è il regno delle tenebre e non dei cieli in quanto “il Figlio” non si rivolge più all'autoritas del Padre ma anzi ne fa scempio facendo del suo genitore come dici un mostro,uno stupratore,un incestuoso a cui tocca la punizione terrena.
Il Figlio praticamente assume la funzione di Anticristo ossia l'uomo della iniquità, e diventa il figlio della perdizione.
Ma nasce una domanda a questo punto chi da,o ha dato questo potere al figlio?
Quali sono le forze che hanno agito per fare in modo che il figlio assumesse questo potere incontrastato tale da travolgere ogni sistema di norme arrivando all'anomia?
Da quello che scrivi sembra che i colpevoli di questo cambiamento si annidano nella Chiesa,nel Governo,negli enti pubblici etc... e cioè in quelli che identifichi come il vero potere che da spazio alla perdizione del figlio il cui massimo di questa perdizione è essere gay.
Ovviamente per te essere gay è una perversione,qualcosa che rivoluziona il modo di essere verso il male.
E se fosse vero così,cosa proponi per fare in modo che il mondo dei giovani si depuri da questa piaga?
Oppure non ti interessa e preferisci aspettare che l'anticristo venga sconfitto o si sconfigga da solo?

Da Ospite Mer 10 Lug 2013, 6:54 pm

Toh, il mio vecchio amico Michele. Peccato che fra venti minuti ho una riunione di condominio spaccapalle perchè la storiella del Cristo e Anticristo è una di quelle caramelle al cactus che non si può fare a meno di ciucciare...
Vediamo se domani ce la faccio a rilucidare gli ottoni che faranno da stridulo frastuono ad una discussione che qualche spunto o spuntone ce l'ha di sicuro.

Da michela Gio 11 Lug 2013, 7:05 pm

Mi inserisco in questa discussione e preannuncio (o predico :oP) che con molta probabilità le mie potrebbero collocarsi solo come esternazioni all'interno di una coerente e prolifica disquisizione...
Detto ciò, a parer mio, ci sono purtroppo numerosissimi casi in cui i figli fanno da figlidroni (e son sicura che vedremo questo neologismo coniato da Dino nella prossima edizione del vocabolario Zanichelli) e la ragione per cui questo accade stà solo ed esclusivamente nell'incapacità delle figure genitoriali di sostenere l'antipatia di un figlio verso di loro in nome di quell'amore ben più grande che dovrebbe tracciare la strada maestra.
Difficilissimo tirar fuori le palle con un figlio, difficile perchè alle volte si rientra a casa stanchi, con lo scroto che striscia dolente a terra e i didimi già frantumati dagli innumerevoli colpi di mazza ricevuti qua e là nell'arco della giornata. Difficile ancor più perchè tirando fuori le palle gli occhietti a cuoricino dei propri figli si trasformano in uno sguardo sprezzante di colui che ha dinnanzi un mostro di ferocia e spera di imbattersi in chiunque, tanto chiunque sarà meglio dell'abominio che ha di fronte. Tanto e pesante è il carico che un figlio minaccia di poggiare su un genitore quando questo non si piega e non si spezza davanti alla sua volontà, che sia "voglio un lecca lecca" oppure "andare al mare con il tizio senza patente sulla maserati del papà a fare un orgia con portoricane del mestiere senza condom" non importa, un "no" lede l'autorità di sua maestà (in erba e con il moccio ancora al naso)
E certo che un piccolo dittatore, abituato fin dalla tenera età ad essere tale, potrà minacciare genitori titubanti di chiamare il telefono azzurro, verde o la guardia di finanza, abituato com'è ad avere a che fare con genitori ricattabili e tremanti.

Il vero peccato non sono i figli, o i figli cresciuti che danno manforte a quelli in erba organizzando una società che li spalleggi, ma i genitori e lo dico facendo parte anch'io del gruppo "genitori".

Troppe volte i genitori sono quelli che chiedono ai figli di essere approvati come tali e i figli si ritrovano a non avere più nessun riferimento in un mare di possibilità. Un riferimento da seguire, da ponderare o da cui allontanarsi se crescendo non ci si ritrova affini ma in ogni modo figure coerenti, salde, affidabili e soprattutto non circuibili.
Troppo bella per un genitore la sensazione di sentirsi gratificati per un sorriso di un bambino, noncuranti se quel sorriso di un fanciullo per un qualcosa di ottenuto sia davvero il bene dell'adulto che ben presto sarà.

E ora vado a proseguire nel difficilissimo mestiere dell'esser genitori, sapendo già che su una che farò 100.000 ne sbaglierò... ma si sa è il mestiere più difficile del mondo e ... che dio ce la mandi bona :o)

Da Ospite Gio 11 Lug 2013, 9:01 pm

Come non essere d'accordo con te, caro Dino! Hai coniato un termine "figlidroni" che, ha ragione Michela, meriterebbe di entrare nel dizionario della lingua italiana, anche perchè in nessun altro Paese al mondo il concetto di "figli padroni" è così rappresentativo di una realtà che basa il suo valore sul NON valore di regole e limiti.
Ma è anche vero che esiste tale condizione di "figlidroni" perchè padri e madri consentono (consentiamo) che ci sia.
Se penso a quanti errori faccio quotidianamente come genitore, mi viene da mettermi la testa sulle braccia e aspettare che passi la rievocazione...
Mi sono fustigata abbastanza, per oggi, ci penserò domani ecchisenefrega, son mica un robot, IO! (Luciano inorridirà a legger sto "IO"!) Le madri madrone Lachende_smilies_0020

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