Il mattone

Da **Luciano Mess** Dom 08 Set 2013, 4:11 pm

Come anticipato, è mia sadica intenzione, infliggere a tutti coloro che lo desiderano, la mia interpretazione della struttura umana (religioni comprese). Per comodità, lo dividerò in capitoli e chiunque decidesse di intervenire, è pregato di farlo argomentando ed allargando il discorso senza uscire però dal tema, pena la trasformazione del tutto in un minestrone infruibile. Per quanto invece riguarda i credenti, avendo intenzione di dire la mia senza indorare la pillola, li pregherei, qualora si sentissero offesi, di andare altrove a cercare lidi più adatti alla loro sensibilità.

L'infinito:

Chiunque si prenda il disturbo di osservarlo con lo spirito del ricercatore, non potrà esimersi dal notarne alcune caratteristiche applicabili più o meno su ogni scala. La più marcata, ovviamente, è il divenire: tutto muta in continuazione.

La seconda, è la presenza di una logica, infatti, ogni cosa evolve e si perfeziona e tutto tende irreversibilmente a strutturarsi in modo sempre più complesso.

La terza, è la spietatezza: Nulla dura per sempre e ciò che è più debole, viene fagocitato e sacrificato da ciò che è più forte o complesso. Una rupe tarpea su scala cosmica.

Quarta ed ultima, è la presenza del caos quale dominante della spinta evolutiva.

(segue)

Da **Luciano Mess** Dom 08 Set 2013, 7:59 pm

La prima considerazione che prepotentemente si fa strada nel cocuzzaro è che il caos è un ottimo per non dire, insostituibile strumento evolutivo, perchè permette attraverso innumerevoli incastri anche assolutamenbte illogici, di arrivare a risultati totalmente inavvicinabili da un sistema più logico ma, proprio per questo, più limitato. Inutile aggiungere che se al posto del caos ci fosse l'ordine...nulla evolverebbe per definizione. Il sistema caos però, ha il non piccolo difetto di richiedere tempi biblici per dare frutti e, a mio sommesso parere, è adatto solo ad una prima fase, quella che prevede di partire da uno stato zero o vicino allo zero e di produrre, appunto attraverso infiniti tentativi, un qualcosa di sufficientemente complesso ed autosufficiente da essere in grado di continuare il progetto evolutivo, oramai svincolato però, da quella lentissima necessità di ridondanza. Come è piuttosto ovvio, il passaggio di consegne può avvenire solo in modo molto graduale così da dare il tempo necessario al nuovo cipputi dell'infinito, di ambientarsi e formare le compagini sindacali. Per supportare questa necessaria gradualità, il caos continua ad agire parallelamente al neonato culo di bottiglia (non me la sento proprio di definirlo diamante) intaragendo con la sua esistenza e piallando via gli esemplari più gracilini oltre a quelli più cretini che non sanno di dover scappare davanti ai pericoli, pericoli che, per inciso, sono presenti in numero ben maggiore di quanto si creda. Come si avrà avuto modo di notare, sin qui, tutte le caratteristiche dell'infinito sono presenti ed agenti, seppure, in tempi abbastanza recenti, l'uomo abbia iniziato a spostarne i poteri ed i confini anche se di pochissimo.

(segue)

Da **Luciano Mess** Ven 13 Set 2013, 5:04 pm

Tutti certamente avrete appreso a scuola che la parte più antica del cervello umano è quella rettiliana che presiede tutt'ora alle funzioni indispensabvili alla vita, inclusi gli stimoli psichici della paura irrazionale e l'attaccamento morboso alla vita biologicamente intesa. Questa parte, per grandi linee, è quella legata al caos primordiale e convive, anche se spesso in modo conflittuale con la più recente corteccia che permette ai bipedi di adoperare la fantasia, l'intuizione e l'astrazione in genere. Va da sè, che i meno dotati saranno propensi a seguire più la parte rettiliana e gli altri (ahimè, ben pochi), vincendo le paure ataviche, oseranno ciò che per gli altri è inosabile e, sopperendo alla lentezza del caos, daranno, come in effeti hanno dato, una spinta prima inimmaginabile all'evoluzione intendendo ovviamente, l'evoluzione sia come fattore migliorativo delle condizioni di vita che come processo di conoscenza interiore ed esteriore.

Nel percorrere la sua strada, l'uomo, ha prodotto, vuoi per necessità, vuoi per stupidità, vuoi ancora per malvagità, delle regole di vita che non pochi danni hanno sinora prodotto e, a quanto sembra, ben di più produrranno in futuro. Il bruttissimo vizio di imporre qualcosa agli altri, ovviamente è l'agente principale di quest'andazzo e per facilitare la comprensione del fenomeno, proverò a tracciare succintamente un ritratto riassuntivo dei prodotti cocuzziferi più gettonati, non omettendo per onestà intellettuale anche quelli che hanno prodotto benefici.

La democrazia

Meglio sarebbe dire dementocrazia, perchè questo che superficialmente appare come il miglior sistema di regolamentazione della vita sociale mai partorito dall'uomo, rappresenta in realtà la tomba dell'intelletto. lo stesso significato del termine, ovvero potere al popolo da contrapporre al potere elitario dei dittatori, è errato, perchè si tratta di potere ai numeri, ossia potere all'ingrosso, dozzinale, in quanto prende come inevitabile assunto, che un milione di teste di cazzo, solo perchè appunto milione, abbia più ragione di dieci premi nobel. Naturalmente gli eletti di cotanta dozzinale materia grigia, saranno inevitabilmente degli inetti, capaci solo di irretire (poco ci vuole) i loro simili per farsi eleggere, spendendo il rimanente del loro tempo a partorire sempre nuove forme di taglieggiamento di massa, volto all'esclusivo interesse di loro stessi e del conseguente benessere loro e dei loro amici. Di fatto, viene ricreata propro quella dittatura che la democrazia sperava di combattere, con la differenza che in passato, i dittatori, a volte erano illuminati e cultori di arte e scienza, tant'è che il loro mecenatismo permise di lasciare alle generazioni seguenti, opere meravigliose di valore inestimabile, cosa assolutamente impossibile per i dittatorucoli usciti dalle urne il cui cervello sfigurerebbe persino in un cassonetto dell'immondizia.
In questo scenario di degrado assoluto dell'intelligenza, è giocoforza che emergano ogni sorta di mediocrità e che, anzi, tali mediocrità vengano assunte a paradigma della moderna conquista scientifica e sociale, dimenticando che il genio era ed è singolo e non massa e che l'aver inventato una marea di nuove facoltà....paranormali, come la facoltà che fornisce una laurea in tecniche di accudimento del gatto, serve solo ad illudere i men che mediocri d'essere intelligenti e relegando nel contempo i pochi veri intelligenti rimasti, nell'angolino dei disadattati sociali, solo perchè osano (violando almeno cinquanta leggi alla volta), infilarsi le supposte da soli senza avere la relativa laurea e master e alle volte si vocifera che alcuni di essi abbiano scopato il garage di casa, privi del benchè minimo titolo ufficiale di abilitazione all'uso della scopa.
La testecazzosi, una volta messa in moto, è una spirale impossibile da fermare, peggio di una valanga, tutto travolge sul suo cammino, schiacciando in basso qualsivoglia traccia di eccellernza, rendendo vana ogni conquista umana ad oggi raggiunta a prezzo di sacrifici immani. Tutto finisce nel pattume della piattezza, tutto è oramai volto a riempire la panza e a svuotare la testa: un magnifico pianeta trasformato in un'immensa fattoria dove porci nascono, ingrassano e crepano senza avere la minima contezza d'aver vissuto.
Com'è naturale in un contesto di deficienza diffusa, le regolamentazioni diventano sempre più oppressive, abbracciando anche gli ambiti più insignificanti o intimi, com'è in definitiva giusto che sia, visto che l'uomo è sempre meno in grado di pensare, meglio una bella regoletta per ogni cosa e si procede spediti lungo la china del burrone. E tu? che leggi a fare ste cose sovversive! Corri a fare il tuo dovere, vai al seggio e vota per la testa di cazzo di turno, quella che ti rappresenta e che ti ha promesso una bella fetta di luna tutta per te. Corri somaro, corri, che dicono sia incivile non votare.
Lo sai quale libertà hai perso? Quella di amare. Si, te l'hanno tolta proprio del tutto. Non puoi più amare la vita, perche farlo comporta l'accettazione di un certo numero di rischi, incluso quello di schiattare anzitempo e tu, cagandoti addosso dalla paura hai cercato "sicurezza", ossia regole, regole ed ancora regole; è questo che ti ha trasformato in quella nullità asfittica che sei. Ricordi ancora l'ultima volta che hai fatto qualcosa infischiandoti dei rischi che comportava? No, vero. Già, sei un homo scemens scemens e come tale, non mi aspettavo niente di diverso.

(segue)

Da **Luciano Mess** Ven 13 Set 2013, 5:12 pm

Le religioni

In un contesto di evaporazione completa della materia grigia, i potenti scoprirono il potere della consolazione, che poi altro non è che l'illusione di lontani orizzonti di gioia e bellezza, promessi ad amebe che a malapena sono in grado di legarsi da soli i lacci delle scarpe. Naturalmente, sti primati malriusciti, accolgono l'idea di uno o più dei abbastanza stronzi da angariarli in vita (senza mai dubitare che, puta caso, questo fa proprio il gioco di chi li vuole sfruttare) ma tanto generosi da premiarli in morte (anche qui, chissà perchè mi sembra che sia proprio il sogno di chi vuole sfruttare senza pagare un beato cazzo di niente).
Il top dell'idiozia, consiste nel procacciamento (da parte dei contagiati di religione), di altri fessi, alimentando così all'infinito quella magnifica macchina succhiasangue.
La ragione per la quale non mi limito ad infischiarmene delle scemenze in cui credono costoro ma provo un viscerale disgusto quando ne incontro uno, è presto detta: I credenti hanno perpetrato da sempre delitti talmente efferati che persino Attila si rifiuterebbe di farsi annoverare tra quegli sciacalli e questo da solo già basterebbe a giustificare il disprezzo ma, ahimè, c'è di più, sti fetenti continuano a tutt'oggi a rompere i coglioni al mondo intero, pretendendo di imporre con la forza le loro stronzissime idee. Chiedono il "rispetto" per i loro dei, pur non avendo la minima idea di cosa significhi rispettare qualcosa o qualcuno e si infiltrano nelle istituzioni, spronati da i loro sacerdoti che quotidianamente tuonano provando e riuscendoci, in ogni modo a condizionare la vita civile e sociale di quelli che proprio se ne infischiano di ogni religione.
Da un punto di vista evolutivo, seguire una religione è garanzia assoluta di non fare un solo passo avanti e, paradossalmente, credere in un dio, annulla la possibilità di incontrarlo.

La scienza

Più o meno l'un per mille della popolazione è dotato di capacità di pensiero e di volontà sufficiente a volgerlo in direzioni diverse dal cibo o dalla play station, ebbene, questa sparuta minoranza, a forza di sfruttare il proprio apparato encefalico, è riuscita a partorire criteri sistematici di pensiero che hanno originato tutto ciò che oggi conosciamo come "scibile umano". Tutti gli altri, al massimo ne hanno sentito parlare e qualcuno di loro, da brava scimmietta ammaestrata, l'ha pure imparato a scuola ditrettamente dalla voce di altri oranghi che però lo ripetono a pappagallo, senza mai averlo vissuto.

(segue)

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