PSICOERETICA
Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.

La prigione

Andare in basso

La prigione Empty La prigione

Messaggio Da Luciano Mess Mar 01 Nov 2011, 12:50 am

C'è una condizione che ritengo sia la peggiore che l'uomo possa sperimentare, anche se, normalmente, chi la vive non ha la minima idea di starla provando. E' la prigionia totale della mente e dei suoi bassi istinti: nulla ha di elevato, nobile o anche solo intelligente e si esprime esclusivamente mediante pensieri ed atti di una perfidia assoluta. Non esiste bontà, Amore, colore e calore in colui che ne è preda; egli vive identificandosi completamente con il suo miserabile ego e tenta di piegare il mondo che lo circonda per uniformarlo alla sua orrenda condizione, considerandola persino desiderabile. E' la vecchia storia delle caverne di Platone. Come convincere chi vi si rintana che esiste un fuori se egli vede solo il suo ristretto dentro? Come parlare di libertà a chi non sa di essere prigioniero? Questo è il problema in cui si sono sempre imbattuti tutti i ricercatori esoterici di ogni tempo. Molte strategie sono state studiate nel corso dei millenni ed alcune anche piuttosto efficaci, ma come premessa ineludibile, rimane sempre la necessità di contare su un briciolo di consapevolezza da parte dei disgraziati che versano in catene, un pur minimo sospetto che qualcosa non quadri nel loro mondo, uno squarcio piccolissimo nella loro ferrea cecità, attraverso il quale la loro anima possa far passare un disagio, un dubbio, un malessere senza nome. Quando ciò accade, si apre una possibilità di evadere ma non è una via facile ne si può cantare vittoria quando i primi timidi passi verso l'uscita sono compiuti, anzi, più si cerca di uscire e più l'ego ammanta di tenebra tutto ciò che si prova, si ingegna ad instillare dubbi, a rinnegare tutto ciò che non si conforma alla sua esistenza e confonde le sue vittime ribaltando i concetti: instilla il dubbio che il "la fuori" non esiste affatto e anche se c'è, è sicuramente un luogo di perdizione, indegno di essere visitato. La volgia di uscire viene sostituita dallo spasmodico desiderio di portare l'universo nella caverna, invece di andargli incontro. Io la definisco "la follìa della formica", perchè, proprio come una formica, si sgobba per trascinare nel proprio angusto formicaio, le briciole che si trovano per strada; briciole calpestate ed ammuffite che però sembrano il massimo che si possa desiderare e non si degna di un solo sguardo l'intero panificio stracolmo di pane freschissimo che si trova ad un millimetro dal proprio naso.
Chi tenta di indicare l'uscita, pur facendolo con tutto l'Amore che si possa immaginare, viene visto come un nemico e diviene oggetto di ogni ingiuria. Non c'è bassezza a cui non si ricorra pur di ripagare con ogni male possibile, chi si prodiga ad aiutare i propri fratelli. E' un compito ingrato e ci sono momenti in cui è talmente dura da desiderare di lasciar perdere, di volare via, abbracciando la propria consapevolezza e serenità, poi prevale la convinzione profonda che non ci può essere letizia sapendo di aver lasciato indietro una parte di sè e allora si ricomincia: altre ferite, altri graffi profondi a sostituire quelli appena guariti, altro dolore, altro Amore senza contropartita. E' il destino di chi indica la via e solo immergendosi completamente nell'Amore universale e nella consapevolezza più pura, si può dedicarsi a questo compito.
Non bello, non facile ma indispensabile.

Avevo promesso di parlarvi della bibbia e della saggezza antica e precristiana che contiene, ebbene, lo sto facendo. Il passo di oggi riguarda la guarigione del lebbroso e la si ritrova anche nel Siddharta a testimonianza che le conoscenze della bibbia provengono da ben più antichi saperi. La lebbra, simbolicamente è la prigione, la caverna Platonica, l'inconsapevolezza e chi ne è guarito, torna tra i lebbrosi, incurante del contagio, per testimoniare la possibilità di guarigione: Amore ha ricevuto e sperimentato e di quell'Amore diventa veicolo e testimone.
Chi è liberato, non prova più egoismo e non teme di spendersi.



Luciano Mess
Luciano Mess
Admin

Messaggi : 227
Data d'iscrizione : 14.08.11

http://psicoeretica.italiaforum.net

Torna in alto Andare in basso

La prigione Empty Re: La prigione

Messaggio Da Ospite Lun 07 Nov 2011, 11:29 am

La prigione 650269930

basta poco vero...

Ospite
Ospite


Torna in alto Andare in basso

Torna in alto


 
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.