PSICOERETICA
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IL MATTO VI SALUTA!

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Messaggio Da Ospite Sab 05 Nov 2011, 5:51 pm



Torre saracena a Massa Lubrense….sala illuminata dal tremolante
chiarore di candelabri d’argento. Sette persone intorno ad un tavolo
fratina, hanno dinanzi fogli bianchi , le loro mani armate di penne
d’oca si muovono e vergano parole sui fogli che vanno riempendosi con
poesie, racconti, storie di uomini e donne…..Il Matto sta su di uno
sgabello e si odono i suoi pensieri: Ah!ah!ah!….Guardateli questi uomini
e donne che scrivono….loro scrivono storie , ma non sanno bene da dove
vengono…anche io scrivevo e non lo sapevo…poi da quando son diventato
completamente matto ho iniziato ad intuire qualcosa….ho capito che noi
scrittori di storie non riusciamo ad immaginare che in un’altra
dimensione tutti questi movimenti delle mani hanno un senso più preciso e
che la scelta, l’accostamento delle loro parole buttate sulla carta
determinerà qualcosa di più preciso e che questa scelta, questi
accostamenti determinerà qualcosa di più reale…di molto più vissuto
delle loro interpretazioni….non sanno che stanno giocando ad un “altro
gioco” che si gioca in un mondo parallelo…E’ un altro gioco, il gioco
della loro esistenza che si gioca nel mondo degli uomini. Quelle figure,
quei segni hanno una loro vita con un suo particolare spessore, hanno
un tessuto fatto di incontri, coincidenze simili a quelli degli uomini
che non hanno la penna in mano…e non si strppano i capelli!!!..Ma il
gioco che loro fanno ha qualcosa di irreale …è lontano dagli uomini
comuni , dagli uomini “normali” e non interessa loro mentre sono proprio
quelle mani, quelle dita a decidere il gioco della vita !!!. Essi
continuano a dare senso preciso a tutto ciò che fanno senza capire i
motivi e le conseguenze…se pure ci sono questi ultimi sono così lontani
da quelli che loro “credono”….forse perché sono troppo presuntuosi od
hanno poco fantasia: certo non potrebbero mai immaginare un mondo
parallelo al loro che addirittura prende le mosse dalle loro azioni,
così come mai accetterebbero di pensare che in fondo la loro condizione
non è così diversa dalla mia : LA PAZZIA!!. Io sono diventato un simbolo
o meglio dei simboli come le parole scritte da quegli uomini intorno al
tavolo , simboli che mescolati si attraggono e si respingono senza
contrapposizioni…nessuno di loro è l’opposto dell’altro…si muovono tutti
in un Universo di differenze: così come i colori, il giallo, il blù, il
verde….si mescolano, si sovrappongono, si sottraggono l’uno all’altro; o
come gli elementi dell’universo, l’acqua, la terra, il fuoco, l’aria si
combinano e si seducono….Io sono considerato MATTO ma questa
attribuzione che mi danno gli uomini comuni non corrisponde alla mia
reale esistenza, perché io vivo, mi muovo come tutti loro …c’è solo
l’unica differenza : le loro interpretazioni sono uniche ed immutabili,
fissate una volta per sempre!…sclerosi della ragione che non può
cogliere il flusso delle nostre vite di “simboli”: finestre aperte
sull’infinito… vuoto dell’interpretazione che , dopo essersi colta nella
sua forma, ritorna al vuoto….. MATTO…le dimensioni del mio essere vivo,
del mio muovermi, parlare, amare, creare, essere tricollipatico!!!…si
confondono con il mio “essere” inserito simbolicamente in una logica che
mi definisce e mi determina, che segna i limiti della mia realtà….sono
gettato come le parole sul foglio bianco di questi signori nel gioco dei
segni e dei simboli…Qui colgo il segreto della mia esistenza di MATTO e
della mia vitalità…qui sta il trucco del prestigiatore che mi
caratterizza: io faccio di me ciò che di me è già stato fatto….je ne
cherche pas…je trouve!!!!. Riuscire a vivere questa ambiguità
percorrendo il confine che è stato tracciato tra libertà e necessità ,
tra amore vero ed amore fasullo!!…come l’acrobata percorre il filo teso
nel vuoto, col rischio continuo di cadere nell’abisso e di rimanerne
inghiottito. Saper essere contemporaneamente creatore e creatura,
illusionista ed illuso; giocare con l’apparenza in questo mondo sempre
più di apparenze e di illusioni. Riuscire a vivere sempre qualche
possibilità in più al di là del pensiero e dei suoi circoli viziosi, del
suo ripiegamento su se stesso, delle sue dicotomie. Scalare senza
stancarsi l’eterna scala dei possibili,…accorgersi che in realtà noi
siamo i sogni che un misterioso pensatore ha disperso in questo mondo
parallelo…il mondo degli scrittori , dei poeti e soprattutto dei MATTI.


IL MATTO VI SALUTA! Dot_clear

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Messaggio Da Ospite Sab 05 Nov 2011, 5:53 pm


Sono MATTO e mi è strano pensare e sapere che le mie sensazioni,
la mia sofferenza, la mia gioia siano il frutto di un intreccio di
limitate possibilità…eppure sento che al di là della semplicità di
questo “reticolo” , il sortilegio della mia esistenza sta, nonostante
tutto, nella sua imperturbabile “ricchezza”, nell’attimo che si apre su
sempre nuovi universi, nel suo essere infinitamente unica ed
indefinitamente diversa, come in un infinito gorgo che ti risucchia ( e
con te risucchia il tuo mondo) e crea immagini, i visi e le emozioni del
tuo vivere tirando fuori dal buio , dal vuoto.. come il prestigiatore
tira fuori il coniglio dal cappello, “qualcosa”….ed allora, solo
allora, incominci ad amare, a vivere, a sentire e questo tuo “sentire” è
tutto… e scompare anche il limite perché al di la di questa tua realtà,
di questa tua percezione non c’è nulla …..ed il bello è ,forse,
proprio qui …nel consumare ogni singola dimensione fino in fondo,
calarsi completamente in essa per avvertirne il momentaneo esaurimento,
ed allora saltare in un’altra , con altri stimoli, altri trasporti , e
poi, magari ritornare alla prima , in modo sempre diverso: mantenere le
distanza di dimensioni “alternate”, senza mischiarle e confonderle; come
le figure colorate che si formano nel caleidoscopio ( ottime
metafora!!) : ad ogni movimento corrisponde una figura diversa,
nettamente distinta dalle altre; le combinazione di forma e di colore
cambiano continuamente pur ripetendosi all’infinito, ma basta
aggiungere un minuscolo pezzettino di vetro colorato che tutto il gioco
si stravolge e dà vita ad altre migliaia di combinazioni; è l’elemento
nuovo , la minima sfasatura che rende impossibile la perfetta chiusura
del cerchio, il piccolo spostamento che può evitare il ripetersi uguale
dei giorni. Bisogna esser sempre capaci, al momento giusto, di
aggiungere quel piccolo pezzettino di vetro colorato al caleidoscopio
della propria vita….a volte basta anche una leggera inclinazione degli
specchi, basta un mutamento di prospettiva …e possiamo osservare
cambiamenti radicali anche se gli elementi sono sempre gli stessi.

…..la luce delle candele è sempre più fioca e tremolante …ora sono
spente, il tavolo è vuoto…i fogli sono sparsi sul pavimento e si
rincorrono spinti da folate di vento. Il MATTO esce dal suo “eremo
sotterraneo” e cammina trasognato , pensando i suoi pensieri, seguendo
il sentiero e le stelle, nel silenzio assoluto della notte e del vento,
poi inizia a giocare il gioco dell’abbandono completo…prima al pensiero e
poi ai sensi….: sa intuitivamente che qualcosa accadrà ….. Silenzio..
la magia delle favole, il MATTO sente di capire di più di se stesso e
del mondo che lo circonda, cammina nel giardino , percorre i vialetti
disegnati da blocchi di pietra lavica circondati di erba, ne comincia a
toccare , a palpare le foglie , i tronchi degli alberi e capisce che
l’unico vecchio contatto è questo, è la carezza…ma sente anche che c’è
qualcosa di più , per lui, che vorrebbe esprimere, comunicare… arriva
alla piazzola dell’amaca sotto il fico…vi si stende e chiude gli occhi
mentre qualcosa …da qualche altra parte della “regione” sta accadendo…

UNA DONNA …. con una mano sottile incide qualcosa sulla corteccia di
un grosso albero di fico. Una donna dai bellissimi capelli e dai
lineamenti delicati; si muove leggerissima come una creatura senza peso e
senza una consistenza reale. Sembra generata da un sogno o dalla
fantasia di antiche favole. E’ bellissima ed emana intorno a sé una luce
chiarissima che rende più limpida e più confusa ogni cosa. Tutto ciò
che tocca , gli alberi, le piante, i sassi e perfino la terra che
calpesta subiscono una strana trasformazione, sembrano abbandonare il
mondo reale della materia gretta, opaca, impenetrabile ed acquistare la
trasparenza di un mondo fantastico, limpido, leggero; tutto, ogni
essere, rimane così sospeso al suo passaggio tra realtà e l’illusione……

……dove
sono?.. Cosa mi è successo?. Non ricordo…terra umida sotto il
corpo…mani contratte dallo sforzo di…cosa?…una emozione…una emozione
troppo forte….cadere…per terra…perdere i sensi….il senso…il senso di
qualcosa…qualcosa che ho visto …prima di una figura in lontananza…non
riesco a ricordare…..

E’ caduto dall’amaca , è madido di sudore …si alza, si massaggia, si scrolla di dosso la terra…è ancora così confuso..


Ogni albero ora porta inciso dei segni…delle lettere.. che formano parole incomprensibili
E.R.O.M.A E.B.L.A. ERDAM


Che
strano linguaggio…cosa potrà significare?. Forse è un codice…Anch’io mi
son sempre dilettato con gli enigmi…ho creato rebus e nuovi linguaggi
con lettere capovolte, sillabe alternate, indovinelli, anagrammi, parole
alla rovescia….Ma è semplice!!!. Alla rovescia EROMA = AMORE…EBLA=ALBE
.. ERDAM = MADRE .

Ora corre per il giardino e decifra sugli
alberi le parole le frasi , esce dal cancello e continua a camminare
attrattro verso il mare di Nerano….ancora alberi…ancora scritte….

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Messaggio Da Ospite Sab 05 Nov 2011, 5:58 pm

Sull' amaca


ti dondoli


tra realta' e sogno-
aldiqua e aldila'

sospeso sul confine
ne cancelli la traccia
coscientemente
incontri l'incoscienza
e nell'incoscienza
giochi con la coscienza
a piede zoppo
saltelli di qua e di la'
e poi
cambiando piede
saltelli di la' e di qua
vuoi
scoprire la differenza
tra aldila' e fantasia
fantasia e aldila'
e poi
narrarla agli uomini che la temono...
e a quelli che la amano…


Chi può avere scritto questa poesia??. Io voglio incontrare chi ha inciso queste parole…..!

<< Dici che vuoi conoscermi?>>.

La
voce sottile, inaspettata, proviene alle sue spalle…il matto si gira..
la vede.. Sembra appena uscita come d’incanto dall’acqua del mare.

-Si…se sono state le tue mani ad incidere nel legno quelle frasi.. Ma tu sei viva ?.
-Non mi vedi forse, e non odi il suono della mia voce?.
-Sì
certo, ma non so…hai una pelle così bianca, troppo bianca!…e degli
occhi troppo chiari per.. e. poi sei troppo bella…..voglio dire….sei
vera?.
- Capisco cosa vuoi dire…in me l’essere e l’apparire si
mescolano all’infinito. In me risiede il limite tra il reale e
l’illusione. Il mio è un mondo di realtà sognate e di sogni reali: a
volte mi chiedo se non sia il sogno di me stessa!. Il passaggio da una
dimensione vera ad una solo immaginata è troppo veloce per me , da
poterla distinguere…a volte mi sembra che non ci sia nessuna differenza e
continuo a vivere sospesa , in questo universo di cui a volte mi sembra
di possedere la chiave….ma come vedi non posso rispondere alla tua
domanda : sono vera o solo l’immagine di una realtà? Giudica tu!.

IL
MATTO sta lì ad ascoltare il suono di quella voce irreale come un
soffio che gli penetra non solo nelle orecchie , ma in tutto il
corpo….si trasforma in vibrazioni…in traccia mnesica …di quando era
neonato?. Quella creatura gli è vicinissima , ma allo stesso tempo
intoccabile…assolutamente irraggiungibile…già sente di amarla, ma
intuisce che non potrà raggiungerla.

-Prima ancora di vederti
avevo intuito quello che mi dici, anche se in modo più vago, ed è per
questo che ho sempre desiderato incontrarti . Anche nella mia vita
l’illusione e la realtà hanno un grande peso; l’essere e
l’apparire…sì..sì…per me il gioco è tutto lì…speso io amo la gente per
quello “che è” anche se non mi piace “come è”!…L’essere e l’apparire il
gioco affascinante e divertente è nel modo che si ha di articolarli, di
farli rientrare nella propria vita…..non saprei spiegarti…Io ci provo:
E’ quello che gli uomini chiamano inganno o magia, a seconda dei punti
di vista. Ma gli uomini non possono capire, sono tropo attaccati alle
loro realtà, ci morirebbero!. Per loro il limite tra immagine e realtà e
fin troppo chiaro…come il limite tra normalità e FOLLIA …e mai
arriverebbero a capire che non esiste affatto!. Tutto fa parte dello
stesso universo, della stessa energia; basta cambiare prospettiva. ecco
son cose che capisco, queste, ci sono arrivato da tempo e cerco di
esserci dentro…ma tu…io sento che tu ci sei dentro in un modo
diverso!…più totale…e poi…sei davvero uscita dal mare?.

- Sì, è
proprio così…le due cose coincidono..io vivo in fondo al mare …in me la
sovrapposizione tra reale ed immaginario è più radicale, io ci sono
dentro da sempre e non solo con il cervello..ecco perché vivo in fondo
al mare..il suo specchio d’acqua è il diaframma trasparente che mi
divide dal mondo reale e contemporaneamente mi lega ad esso. Dal fondo
io posso vedere ogni cosa reale, ma è l’acqua , il mezzo trasparente,
che rende irreale tutto ciò che vedo…e quando ne esco è lo stesso,
tutto si trasforma e diventa irreale. Tu hai riflettuto sul tuo essere,
sul tuo apparire ed hai capito molte cose che ora cerchi di usare per
vivere e far vivere meglio e più intensamente te stesso e gli
altri…cerchi di esserci dentro col cervello, ma a differenza di me
continui a vivere in un mondo perfettamente reale , con una sua
consistenza…Vedi anche io amo come tutti , ma i piaceri della carne mi
sono negati, ma per me ci sono altri modi di amare, altre possibilità.
Io al tramonto esco dal mare ed incido sugli alberi parole d’amore. Amo
al tramonto ed amo tutti i tramonti…

- Ma allora io non potrò amarti mai?:

-
Certo che puoi, basta che tu trovi la forma giusta…del resto io ti amo
da sempre , da quando sei nato.. perché pensi che io abbia scritto la
poesia che hai letto, se non per te?.

- Ma dimmi chi sei..e non ti interessa sapere chi sono io?..

- Ha! Ha!…chi sei tu?…lo so bene e come!!. Quanto a me forse stanotte capirai chi sono!!.

Scompare lentamente nell’acqua….adesso non c’è più….


Il
MATTO la vorrebbe seguire, gettarsi nell’acqua…ma sa che è inutile
seguirla perché dimostrerebbe che non ha capito niente!. E invece ha
capito!.

I ciottoli della spiaggia…una poesia…è ormai notte fonda , sulla riva del mare i ciottoli sono ora parole:

Lentamente tu scendi la china
Mormorando parole senza senso
Io con calma ti seguo finchè posso
Come se non avessi più alcun peso…


Il MATTO è disteso sulla spiaggia…è stranamente felice..

-
E’ vero…si può anche così amare una donna , come si amano le stelle,
così irraggiungibili e lontane , come si ama la Luna, così…LA LUNA.
Certo la LUNA!!!…come ho fatto a non capirlo prima!!!, il tramonto, le
notti, il chiarore che emanavi e la pelle così bianca…eri LA
LUNA!!!!!.L’AMORE , LA MADRE,
LE ALBE di un altro giorno….FELICE.



Gli
incontri si susseguono….il matto ad una svolta del sentiero si accorge
di una presenza misteriosa….è un’altra DONNA!!.. che sta seduta su di un
tronco.. sembra che stia lì ad aspettarlo…un brivido.. bbbbbrr… un
sussulto e capisce che qualcosa sta mutando…qualcosa di essenziale nella
sua vita…nella linea del palmo della mano…nella ruota del suo vivere e
del suo divenire….
- chi sei?
- Lo saprai…ti stavo aspettando…
Ora
le loro dita si toccano, poi si intrecciano…non c’è il tempo di
pensare, di scegliere, di decidere…che già è condotto dolcemente…come in
trance verso altro vuoto da riempire…altro buio che genera
immagini…altro irreale che, gioco di prestigio, si trasforma in realtà…
Il MATTO pensa: ma chi è ?…perché mi aspettava…perché mi ha trascinato
via in questo modo senza difesa?….E se fosse la Morte?…..Potenza di
questo arcano…presenza di assenza…paura di dissolversi e svanire…di
essere eliminato dal “gioco”!!.
Poi il prato, i corpi nudi
sull’erba il PIACERE che riempie le ossa…i brividi…l’assenza del limite
tra le bocche che si fondono …la perdita della propria identità
corporea…
- No! Non credo che questo sia morire!…eppure se lo fosse
…ne varrebbe la pena!. Questo è fare l’amore…è facile per gli animali
fare l’amore così…per gli uomini è più difficile….
Ed ora consumati
alla luce della luna giunge il momento di dirsi non più con i corpi , ma
con le parole…iniziare a tradire se stesso, l’altro e la propria
storia…seguendo le linee che li hanno condotto fin lì …alla radice della
loro convergenza, del loro incontro…e non hanno voglia di dirsi chi
sono perché lo sapranno solo quando le linee termineranno il loro
percorso inevitabilmente separandosi…
Così rimangono lì a chiedersi
ed a darsi e si amano ancora a lungo ..vivono l’amore e la loro
solitudine consumando sia l’uno che l’altra…ed il bosco, gli uccelli, la
natura che li circonda diventano solo uno scenario in cui solo loro due
sono essenziali ….sono presenti e sono reali.
La donna parla di
sé: Io mi trovo a vivere e recepire il mondo attraverso il filtro
dell’amore…attraverso i tuoi occhi, il tuo corpo, i tuoi capelli, il tuo
profumo , alla luce della tua presenza ,del tuo cervello …ogni goccia ,
ogni filo d’erba , ogni pensiero di vita nella foresta acquistano un
senso nuovo!…ora mi basta stendermi ai piedi di un albero e pensare a
te, ai tuoi contorni per essere completamente felice. Mi sento piena di
te …dalla bocca attraverso l’esofago fin nell’intestino….mi sento piena
di te, piena, piena…ed è un “vortice” di felicità….
Il MATTO
pensa: non mi chiedo più chi ella sia!. Per me è solo LEI : la cosa
che amo….questo mi basta…so che l’amore è uno stravolgimento di senso e
di significato o meglio un superamento che li annulla e li trasforma in
una specie di salto di dimensione…in una dimensione nuova che però si
consuma….
Ogni sera si ritrovano nella raduna e si divertono ad
inventare favole, penetrare nei sogni, scrivere poesie non dimenticando
di essere loro stessi generati dal sogno…attendendo il risveglio del
SOGNATORE.
Ma un giorno si accorgono che gli incontri si sono
consumati ….il MATTO sente che deve riprendere i suoi sentieri…e LEI
sembra leggergli negli occhi…riesce a seguire il filo del suo pensiero
meglio di quanto possa fare lui stesso, riesce a vedere bene il fuoco
vitale che è in lui !!.
- Io so che stai per andar via…non è
necessario che tu dica niente…che cerchi di trovare alibi…io lo so
perché posseggo le chiavi della tua essenza meglio di te stesso!…Lo so
chi sei , l’ho sempre saputo e perciò desideravo incontrati …il tuo
destino non è quello di restare qui con me…ma di attraversare infinite
altre situazioni….interpretare il gioco dell’amore infinite altre
volte….anche quello senza sesso…quello fatto di dedizione, di aiuto alla
gente che soffre…
Tra le lacrime calde che scorrono sul suo viso il
MATTO ascolta le parole che hanno penetrato il suo mistero , il suo
più intimo sentire e che gli danno nel contempo l’esatta misura di
quello che sta per perdere…: la comprensione assoluta del suo ESSERE da
parte di quella donna meravigliosa.
- chi sei mai tu che possiedi la
chiave della mia esistenza , chi ho amato in questi giorni d’amore e di
oblio?. Chiunque tu sia potresti vivere con me per esplorare nuove
dimensioni, perché io ti amo e non potrò mai dimenticare il colore dei
tuoi occhi…
- Infatti caro non lo dimenticherai mai!….perché io sono
la Papessa ed i miei occhi restano sempre in quelli che mi guardano..
ma il mio posto è qui e non altrove…io debbo rimanere qui nella foresta
senza seguire nessuno…perché posseggo la chiave del mistero della
vita…perché incarno il principio intuitivo in cui si realizza la
conoscenza e la coscienza ed ora che ho finalmente incontrato te questo
mio stare mi rende felice , il mosaico del mio ESSERE è completo!. Il
tuo principio, invece è un altro, l’attività, il rischio, tu crei ,
distruggi , trasformi e mai raggiungi il centro perché il centro per te
non esiste….il gioco della tua vita si confonde e si intreccia
continuamente con il gioco del senso e dei significati,
dell’intelligenza con quella punta di genialità che ti
caratterizza….forse perchè , mi sa…… che per te……il centro sei TU!!!:

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Messaggio Da Ospite Sab 05 Nov 2011, 6:03 pm

Lo spirito ...umano... DI noi...

“La grande struttura architettonica luccicava sotto i raggi del sole,
che scivolavano armoniosamente sulla sua carlinga. Come se potessimo
arrivare fino al cielo appoggiandoci su un granello di sabbia - disse a
se stesso - con vivo desiderio. Una scorciatoia per l’ego universale: un
po’ fatta di questo mondo, e un po’ dell’altro. Spiriteria ?. Un luogo
dov’è raccolta la sapienza umana? Ma faceva troppo rumore per essere un
semplice deposito di libri, nastri e microfilm. O forse vi si tengono
conversazioni di spirito? Poteva darsi che lì dentro distillassero
l’essenza dello spirito umano; poteva, forse, trovarsi circondata dallo
spirito del Dottor Johnson, o di Voltaire.
Ma spirito non significa
humour. Significa perspicacia. Significa la più basilare forma di acume
insieme a una certa dose di buona grazia. Ma soprattutto la possibilità
per l’uomo di possedere la conoscenza assoluta. Se entro qui – pensò –
imparerò tutto ciò che l’uomo può sapere in questo interstizio
dimensionale.”

Ospite
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