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Elogio del pompino

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Messaggio Da Ospite Mar 29 Nov 2011, 1:52 pm

Elogio della Fellatio e Cunnilingus.


Paragrafo 1 - Un po' di storia.

La pratica denominata fellatio, meglio conosciuta come "pompino", e' stata considerata
un tabu' sin dall'inizio del Medio Evo. Durante il periodo antecedente la pratica era
invece ragionevolmente accettata.
Interessante notare la differenza tra la visione romana e quella greca in cui
rispettivamente chi praticava sesso orale era visto come attivo e passivo.
In latino infatti abbiamo ben due verbi utilizzati per descrivere la pratica: fellare (essere
penetrati oralmente) e irrumare (penetrare oralmente).
E' anche interessante specificare l'esistenza della pratica dell'irrumatio, che denota l'atto
di penetrare un cavo orale.
Mentre infatti nella fellatio chi subisce il sesso orale e' generalmente "passivo" e subisce
appunto la pratica, nell'irrumatio l'uomo penetra attivamente il cavo orale come se fosse
un "surrogato" della vagina.
Per quanto riguarda cenni storici scritti, il testo piu' antico in cui possiamo leggere
riferimenti all'atto e di cui ho trovato traccia e' il Carmen XVI di Catullo:
«Pedicabo ego uos et irrumabo,
Aureli pathice et cinaede Furi,
qui me ex uersiculis meis putastis,
quod sunt molliculi, parum pudicum.
nam castum esse decet pium poetam
ipsum, uersiculos nihil necesse est;
qui tum denique habent salem ac leporem,
si sunt molliculi ac parum pudici,
et quod pruriat incitare possunt,
non dico pueris, sed his pilosis
qui duros nequeunt mouere lumbos.
uos, quod milia multa basiorum
legistis, male me marem putatis?
pedicabo ego uos et irrumabo»
«Io ve lo ficcherò in bocca e nell'ano
Aurelio bocchinaro e Furio culattone,
a voi, che per certi miei versi, è vero,
un po' sconci, mi credete un degenerato.
Un poeta all'altezza dev'essere casto
lui stesso, non certo i suoi versi,
che di fatto hanno arguzia e sapore
proprio in quanto un po' spinti e senza pudore
e in grado d'eccitare quel certo prurito,
non dico nei ragazzi, bensì nei caproni
ormai incapaci nel darci dentro coi fianchi.
Voi, perché leggete di tutti quei baci a milioni,
voi non pensate che io sia maschio a dovere?
Io ve lo ficcherò in bocca e nell'ano.»
O ancora Marziale accenna:
"Corve salutator, quare fellator baberis,
In caput intravit mentula nulla tamen?"
E Minutius Felix, console di Roma:
"Qui medios viros lambunt, libidinoso ore
inguinibus inhaerescunt"
Vi e' traccia del sesso orale persino nei bassorilievi e dipinti murali di Pompei.


Paragrafo 2 – Posizione cattolica.

E' anche importante sottolineare che i pregiudizi romanici erano di origine
prevalentemente igienica mentre il tabu' attuale e' esclusivamente di origine religiosa.
In realta' e', anche stavolta, l'ignoranza l'origine del tabu', poiche' infatti il sesso orale e'
considerato si' atto illegittimo dalla chiesa cattolica ma solo se fine a se' stesso.
Mi spieghero' meglio: l'atto del sesso orale per la religione cattolica e' tollerato nel caso
in cui esso sia parte dei preliminari e non termini quindi con l'eiaculazione (nel caso della
fellatio).
La fellatio e' quindi un "non-peccato" se vista come mezzo e non come fine.
Leggermente diversa la questione per il cunnilingus, di cui la posizione religiosa nei suoi
confronti potrebbe essere simile se non fosse per il fatto che la chiesa non ha mai
espresso una posizione ufficiale nei confronti de la clitoride.
Miei cari catto-qualcosisti, siete quindi salvi dalle fiamme dell'inferno.

Paragrafo 3 - Tesi sulla nascita.

Non ho trovato testi o ricerche che tentino di spiegare la nascita della
fellatio e del cunnilingus ed e' cosi' che ho deciso di scrivere questo
elogio con il preciso intento di proporre la mia tesi a riguardo.
Per spiegare la sua nascita mi rifaro' in parte alla teoria di Freud del
perverso polimorfo. Freud definiva infatti con queste parole il bambino che,
privo di una qualsiasi censura dettata dalla presenza di morale non ancora
ben consolidata, esplorava tutte le vie del piacere corporeo.
Le cinque fasi che, secondo Freud, sarebbero alla base dello sviluppo
sessuale di un individuo consisterebbero in: fase orale, fase anale,
fase fallica, fase di latenza e fase genitale.
Proprio durante la fase orale, che inizia dalla nascita dell'individuo e
perdura fino ai due anni circa, il bambino esplora il mondo circostante
con la bocca, portando nel cavo orale gli oggetti per conoscerli e succhiando
il latte dal seno materno. Il suo mezzo di comunicazione con il mondo e'
quindi proprio la bocca, attraverso la quale lecca, gusta, succhia e morde.
Proprio a causa di un "ritorno" alla fase orale, la fellatio e' quindi
istintivamente causata da un desiderio di esplorazione e di scoperta del corpo
del proprio partner.
Toccando un corpo con le mani, possiamo infatti raccogliere molto meno
informazioni rispetto a quelle che possiamo ottenere con la bocca. Le mani
saranno capaci solamente di saggiarne la consistenza e la superficie,
raccogliendo eslcusivamente le informazioni dettateci dal senso del tatto.
Durante la fase della fellatio o del cunnilingus invece si possono ottenere
informazioni sia di tipo tattile che di tipo olfattivo e gustativo.
L'esperienza orale e' quindi "completa" dal punto di vista sensoriale e
sicuramente costituisce un atto maggiormente ricco di nozioni e sensazioni.
Il rapporto orale sarebbe quindi dettato da un desiderio di esplorazione
e di conoscenza "completa" o comunque maggiormente profonda. Trovo infatti
che spesso il desiderio di compiere l'atto sia conseguenza di una ricerca
confidenziale latente.
Il lato "confidenziale" infatti non e' assolutamente da sottovalutare.
Il fidarsi e' spesso associato ad un "affidarsi" in cui, durante
il rapporto, colui/colei che subisce il sesso orale si fida a riporre cio'
di cui piu' prezioso possiede, nel cavo orale, potenzialmente molto
pericoloso; in seguito si affida alla persona che compie attivamente l'atto
che, a sua volta, si confida, nell'accezione di aprire il proprio animo a
qualcuno.
Il sesso orale sarebbe quindi parto della triangolazione:
Fidarsi - Affidarsi - Confidarsi, verbi etimologicamente derivati dalla
radice "fidus" aggettivo che significa proprio "sicuro, fedele, affidato".
L'atto si configura quindi come uno dei mezzi attraverso i quali si instaura
un rapporto di piena fiducia e maggiore complicita', in cui gli organi genitali
vengono protetti, nel vero senso della parola, poiche' riscaldati attraverso
il calore del respiro, massaggiati ed avvolti dalla lingua e racchiusi
all'interno del cavo orale.

Quale miglior dimostrazione di amore e protezione?


Davide Del Vecchio




Ultima modifica di dino il Mar 29 Nov 2011, 2:08 pm - modificato 1 volta.

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Messaggio Da Ospite Mar 29 Nov 2011, 2:02 pm

Perchè nella rubrica il Canto dell'Anima ?

Beh, perchè no; le vie dell'Anima sono infinite e inoltre anche questo è un modo, come piace al mio Amico Luciano, di non dare troppo ascolto alla mente che mi sconsigliava energicamente di fare quel copia e incolla da professionista della più proterva...irrumatio.

Ciao.

Dino

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