Illusion di libertà
2 partecipanti
Pagina 1 di 1
Illusion di libertà
Da Luciano Mess Gio 01 Nov 2012, 10:16 pm
Quanto si è scritto e persino combattuto per questa parola. Quanti sono stati imprigionati per averla inseguita (divertente no?) e persino ai giorni nostri si dividono i popoli, in liberi o meno: l'illusione continua e continua e continua ancora e ancora e a nessuno viene mai in mente che la libertà non esiste, perchè il solo desiderarla indica il non averla, idem per il "difenderla"da parte di chi s'illude di possederla: perchè dovrebbe rendersi necessario difendere qualcosa che è davvero nostra? Naturalmente, tutti sono arciconvinti di saperla riconoscere la libertà ecchediamine, le sue caratteristiche sono ben note...sono talmente note che...la limitano, quindi la uccidono. Parlare di libertà significa limitarla, pensare alla libertà, ottiene lo stesso effetto. E' sfuggente la libertà e si concede solo a chi non la cerca e se ne infischia.
Mmmmmm, hai letto bene tutto? Ci hai capito qualcosa? No, vero? Vabbè, sono buono e te lo rispiego:
Se riesci a concepire l'idea della libertà, vuol dire che non la possiedi, perchè appunto, ti limiti ad un'idea e se fossi davvero libero non avresti nessuna necessità di pensarci, anzi, sarebbe proprio impossibile pensarci, perchè per farlo dovresti elencarne le caratteristiche e, così facendo cesserebbe di esistere perchè ne rimarrebbe imprigionata.
Non hai ancora capito? Vabbè, non è colpa mia e sono stufo di ripeterlo, dunque, facciamo così: o prendi per buono ciò che scriverò in seguito, o, decidi che essendo troppo tontolone per cavarci un senso, è più sensato andare al bar.
Sei ancora qui?????
Bene, allora partiamo dal cercare di capire chi sei: a mio avviso, tu, non sei un cazzo e la tua adorata testolina, è così desolatamente vuota che se una formica vi scoreggiasse, il rimbombo si sentirebbe echeggiare per giorni; Ogni tuo desiderio, ogni tua aspirazione, ogni tua più piccola speranza sono sbarre che determinano la grandezza della prigione in cui vivi senza saperlo, perchè non hai il minimo sentore di essere imoprigionato e. a dirla proprio tutta, non sai nemmeno di essere vivo, il massimo che la tua risibile consapevolezza ti concede, è una sensazione di esistenza che disperatamente cerchi di trasformare in vita mediante la realizzazione dei tuoi sogni. Lasciatelo dire, sono sogni del cazzo, perchè, quand'anche riuscissi a concretizzarli, sarebbero solo un sostituire la prigione in cui esisti, con un'altra, altrettanto piccola e puzzolente.
segue
Mmmmmm, hai letto bene tutto? Ci hai capito qualcosa? No, vero? Vabbè, sono buono e te lo rispiego:
Se riesci a concepire l'idea della libertà, vuol dire che non la possiedi, perchè appunto, ti limiti ad un'idea e se fossi davvero libero non avresti nessuna necessità di pensarci, anzi, sarebbe proprio impossibile pensarci, perchè per farlo dovresti elencarne le caratteristiche e, così facendo cesserebbe di esistere perchè ne rimarrebbe imprigionata.
Non hai ancora capito? Vabbè, non è colpa mia e sono stufo di ripeterlo, dunque, facciamo così: o prendi per buono ciò che scriverò in seguito, o, decidi che essendo troppo tontolone per cavarci un senso, è più sensato andare al bar.
Sei ancora qui?????
Bene, allora partiamo dal cercare di capire chi sei: a mio avviso, tu, non sei un cazzo e la tua adorata testolina, è così desolatamente vuota che se una formica vi scoreggiasse, il rimbombo si sentirebbe echeggiare per giorni; Ogni tuo desiderio, ogni tua aspirazione, ogni tua più piccola speranza sono sbarre che determinano la grandezza della prigione in cui vivi senza saperlo, perchè non hai il minimo sentore di essere imoprigionato e. a dirla proprio tutta, non sai nemmeno di essere vivo, il massimo che la tua risibile consapevolezza ti concede, è una sensazione di esistenza che disperatamente cerchi di trasformare in vita mediante la realizzazione dei tuoi sogni. Lasciatelo dire, sono sogni del cazzo, perchè, quand'anche riuscissi a concretizzarli, sarebbero solo un sostituire la prigione in cui esisti, con un'altra, altrettanto piccola e puzzolente.
segue
Luciano Mess- Admin
- Messaggi : 227
Data d'iscrizione : 14.08.11 -
Re: Illusion di libertà
Da Ospite Ven 02 Nov 2012, 10:24 am
quanto Amore continui e continui a riservarci ... un bel promemoria per i ns ego così tronfi
Ospite- Ospite
Re: Illusion di libertà
Da michela Dom 04 Nov 2012, 10:54 am
Caro Mess, esiste qualcosa che non sia illusione se concepita fino a che abbiamo una panza che reclama di essere riempita e un testolona che arruffa pensieri?
Nell'invecchiare sono diventata molto pragmatica e questo anche nelle questione che di pragmatico hanno ben poco in quanto storicamente ascritte al mondo esoterico e spirituale, e questo mio approccio si potrebbe tradurre con un "non si può parlare di essere fino a che non si è". E quando si è? Beh, sarebbe come chiedere ad un bambino di 3 anni cosa si prova durante l'eiaculazione, forse potrebbe spremersi le meningi ore, settimane, anni ma la risposta sarebbe solo un'esercizio di immaginazione e di immedesimazione in qualche scena rubata da un film o da un trattato scritto da altri.
Cosa fare nell'attesa di essere? L'unica cosa che abbia una qualche forma di onestà con se stessi, ossia vivere nell'accezione di sperimentare e sperimentarsi in questo grande campo di giochi, nell'auspicabile direzione di perdere di immedesimazione in questa finzione, vedendo sempre più delinearsi i limiti grotteschi proposti dai meccanismi arrugginiti e primitivi che regolano le nostre personalità. Poi un giorno arriverà la prima esperienza orgasmica capitolerà nella vita del ragazzo, che rimanendo nel paragone, sarà il risvegliarsi a sè, il vedere chiaramente, sarà il passaggio dallo stato di larva all'essere. Ma questo sarà appunto uno stadio della maturità animica che non può sussistere senza che la fanciullezza e la giovinezza abbiano fatto il loro corso.
Esiste una via che sia una scorciatoia? Anche qui non credo, non credo ci si possa esimere dal percorrere ogni singolo passo che ci separi da noi. E non ci sono corsi, metodi, linee di pensiero che possano avvicinarci più lesti perchè sono esattamente i veri macigni dell'illusione, illusione di essere quando ancora il nostro stato è di mera funzione. Lo stato di funzione si ha quando ancora l'anima non ha raggiunto il 50%+1 delle quote in ballo e quindi la reggenza è a pieno titolo dell'ego. In questa circostanza possiamo, ben che vada, essere osservatori degli aggrovigliati percorsi della nostra mente e impare appunto quanto la libertà sia solo una vana parola creata dal nostro carceriere per issare le palizzate un'altro illusorio recinto dove farci pascolare.
Il divenire è un lavoro silente che opera dietro la coscienza ordinaria e ritengo eccezionali i casi in cui la trasformazione sia totale e che questa si paventi come fruibile in questo piano, ma anche questo non è di per se di alcuna importanza. Ci siamo esattamente scegli il copione migliore per noi stessi e, sono certa che l'infinito non sprechi il grande risparmio di tempo ed energie che riuscite interazioni possono permettere, quindi ognuno è qui anche per qualcun'altro. Tutti abbiamo per mano tanti fili invisibili dai quali diamo e riceviamo con soluzione di continuità e tutto quello che possiamo fare, noi intesi come massa inconsapevole, è essere degni di fiducia verso noi stessi nel momento in cui siamo scesi in questo campo oscuro per l'anima e verso chi ha risposto parte di se nelle nostre mani. L'unico modo che io conosco per avere almeno una speranza nell'arduo compito di traghettare in questa esistenza senza uscire dai piani predisposti è fare in modo che la permanenza nello stato di funzione sia il meno agitata e scossa possibile, di essere reggente delle emozioni e non loro marionetta, di essere perseverante anche quando la minestra appare sciapa o indigesta, di annullarsi come percezione di un'io egocentrico, di mantenere una visione sobria e ridotta ai minimi termini dove tutto nasce la mattina e muore la sera, questo per evitare qualsiasi tipo di scossone che possa portarti talmente tanto lontano dai binari che poi non basterebbero 85125545 vite per rientrare on-topic. I sogni? Anche quelli muoiono presto nello stato di funzione, come muoiono le cose piacevoli o meno se il loro fine è l'essere qualcosa di piacevole e non rientrano armoniosamente nel palcoscenico dove si è portati a sperimentare con altri co-protagonisti, quelle stesse anime con le quali si è scelto si condividere quel famoso filo che abbiamo reciprocamente tra le mani.
Forse questo lungo intervento fuori tema mi mette automaticamente a far parte della schiera di coloro che avrebbero fatto meglio ad andare a bersi un caffè al bar, ma anche questo potrebbe essere un tassello indispensabile perchè mica si è ammessi sull'Olimpo se guardando il curriculum si evidenzia che manca l'esperienza della sosta al bar dicendo vaccate con 4 amici fuori da ogni grazia di dio.. ovviamente questa è una battuta, terribile ma pur sempre una battuta :o)
Nell'invecchiare sono diventata molto pragmatica e questo anche nelle questione che di pragmatico hanno ben poco in quanto storicamente ascritte al mondo esoterico e spirituale, e questo mio approccio si potrebbe tradurre con un "non si può parlare di essere fino a che non si è". E quando si è? Beh, sarebbe come chiedere ad un bambino di 3 anni cosa si prova durante l'eiaculazione, forse potrebbe spremersi le meningi ore, settimane, anni ma la risposta sarebbe solo un'esercizio di immaginazione e di immedesimazione in qualche scena rubata da un film o da un trattato scritto da altri.
Cosa fare nell'attesa di essere? L'unica cosa che abbia una qualche forma di onestà con se stessi, ossia vivere nell'accezione di sperimentare e sperimentarsi in questo grande campo di giochi, nell'auspicabile direzione di perdere di immedesimazione in questa finzione, vedendo sempre più delinearsi i limiti grotteschi proposti dai meccanismi arrugginiti e primitivi che regolano le nostre personalità. Poi un giorno arriverà la prima esperienza orgasmica capitolerà nella vita del ragazzo, che rimanendo nel paragone, sarà il risvegliarsi a sè, il vedere chiaramente, sarà il passaggio dallo stato di larva all'essere. Ma questo sarà appunto uno stadio della maturità animica che non può sussistere senza che la fanciullezza e la giovinezza abbiano fatto il loro corso.
Esiste una via che sia una scorciatoia? Anche qui non credo, non credo ci si possa esimere dal percorrere ogni singolo passo che ci separi da noi. E non ci sono corsi, metodi, linee di pensiero che possano avvicinarci più lesti perchè sono esattamente i veri macigni dell'illusione, illusione di essere quando ancora il nostro stato è di mera funzione. Lo stato di funzione si ha quando ancora l'anima non ha raggiunto il 50%+1 delle quote in ballo e quindi la reggenza è a pieno titolo dell'ego. In questa circostanza possiamo, ben che vada, essere osservatori degli aggrovigliati percorsi della nostra mente e impare appunto quanto la libertà sia solo una vana parola creata dal nostro carceriere per issare le palizzate un'altro illusorio recinto dove farci pascolare.
Il divenire è un lavoro silente che opera dietro la coscienza ordinaria e ritengo eccezionali i casi in cui la trasformazione sia totale e che questa si paventi come fruibile in questo piano, ma anche questo non è di per se di alcuna importanza. Ci siamo esattamente scegli il copione migliore per noi stessi e, sono certa che l'infinito non sprechi il grande risparmio di tempo ed energie che riuscite interazioni possono permettere, quindi ognuno è qui anche per qualcun'altro. Tutti abbiamo per mano tanti fili invisibili dai quali diamo e riceviamo con soluzione di continuità e tutto quello che possiamo fare, noi intesi come massa inconsapevole, è essere degni di fiducia verso noi stessi nel momento in cui siamo scesi in questo campo oscuro per l'anima e verso chi ha risposto parte di se nelle nostre mani. L'unico modo che io conosco per avere almeno una speranza nell'arduo compito di traghettare in questa esistenza senza uscire dai piani predisposti è fare in modo che la permanenza nello stato di funzione sia il meno agitata e scossa possibile, di essere reggente delle emozioni e non loro marionetta, di essere perseverante anche quando la minestra appare sciapa o indigesta, di annullarsi come percezione di un'io egocentrico, di mantenere una visione sobria e ridotta ai minimi termini dove tutto nasce la mattina e muore la sera, questo per evitare qualsiasi tipo di scossone che possa portarti talmente tanto lontano dai binari che poi non basterebbero 85125545 vite per rientrare on-topic. I sogni? Anche quelli muoiono presto nello stato di funzione, come muoiono le cose piacevoli o meno se il loro fine è l'essere qualcosa di piacevole e non rientrano armoniosamente nel palcoscenico dove si è portati a sperimentare con altri co-protagonisti, quelle stesse anime con le quali si è scelto si condividere quel famoso filo che abbiamo reciprocamente tra le mani.
Forse questo lungo intervento fuori tema mi mette automaticamente a far parte della schiera di coloro che avrebbero fatto meglio ad andare a bersi un caffè al bar, ma anche questo potrebbe essere un tassello indispensabile perchè mica si è ammessi sull'Olimpo se guardando il curriculum si evidenzia che manca l'esperienza della sosta al bar dicendo vaccate con 4 amici fuori da ogni grazia di dio.. ovviamente questa è una battuta, terribile ma pur sempre una battuta :o)
michela- Admin
- Messaggi : 72
Data d'iscrizione : 21.08.11
Località : epicentro: Bologna
Re: Illusion di libertà
Da Ospite Dom 04 Nov 2012, 7:09 pm
Mi vien da dire che se concepisco di non essere libera, per dirla con altre parole, potrei dire che sono schiava... mi basta e avanza questa microscopica consapevolezza ....
Ospite- Ospite
Re: Illusion di libertà
Da Luciano Mess Dom 04 Nov 2012, 9:52 pm
Ti sia chiaro, una volta per tutte, che io ho ragione e tu torto e che questa è una condizione che contnuerà a rimanere tale sino al giorno in cui non alzerai il culone e non verrai a sederti accanto a me. Non azzardarti a pensare che io sia arrogante o abbia torto, perchè ciò che la tua testa partorisce è solo merda ed in quantità tale da far apparire il culo come un pigrone. Non provare nemmeno ad assentire giusto per farmi contento perchè non potrebbe fregarmene di meno: ciò che tu pensi di me è affar tuo e non mi sposta di una virgola.
Prima di continuare, hai capito chi sono io? Dio? Naaaa, quello era il personaggio di "vita impersonale", io sono un cazzone, esattamente come te, eppure, siamo diversissimi. IO SONO PERFETTAMENTE CONSCIO DI ESSERE UN COGLIONAZZO, mentre tu credi ancora di essere una creatura intelligente. La mia consapevolezza, mi rende libero, libero da quella mente del cazzo di cui tu sei schiavo; l'averla riconosciuta me ne ha liberato e la posizione da cui la ossservo, non è più da subordinato ma da padrone.
La posizione da cui ti parlo, è priva di certezze, ossia, di sbarre, quelle sbarre che tu, invece, ami così tanto.
Ora si tratta di capire se vuoi uscirne o se "vorresti" farlo ma solo alle tue condizioni: nel primo caso ci si può provare, prendendo come assunto che volere è potere, nel secondo...beh, vai a farti un giro che qui stai perdendo il tuo ed il mio tempo.
segue
Luciano Mess- Admin
- Messaggi : 227
Data d'iscrizione : 14.08.11 -
Re: Illusion di libertà
Da Luciano Mess Dom 02 Dic 2012, 5:02 pm
Allora eccomi qui, speravi me ne fossi dimenticato, vero? prima di parlare di verità, forse è meglio spazzare via ciò che certamente non lo è, così...quel che rimane sarà solo verità e...mi risparmierò la fatica di parlarne a lungo. Certamente avrai sentito parlare di un tizio chiamato Dio e, se tu magari non ci credi, sono arcisicuro che nella tua cerchia di parenti, amici e conoscenti, molti sono intrappolati in quella fede, ebbene, anzi, emmale: Dio, così come lo concepisci, non esiste ed è solo la proiezione ideale di ciò che vorrebbe l'umanità, addirittura possiamo dire che è la cartina al tornasole del grado di elevazione e consapevolezza raggiunto dall'uomo; del resto è normale sia così, visto che Dio è proprio l'uomo a crearlo giorno per giorno e siccome non sarà sfuggito a nessuno che qualsivoglia Dio sinora descritto dall'uomo, è stronzo assai, ne consegue che l'uomo stesso è attualmente evoluto quanto un pelo di culo di scarabeo. Ti invito caldamente ad abbandonare queste fantasticherie che assomigliano molto al vizietto dei bimbi, quando sono spauriti, di aggrapparsi alle gonne della mamma nella convinzione che ciò li proteggerà da qualunque cosa.
Naturalmente, non basta abbandonare l'idea di Dio per considerarsi liberi e stracolmi di verità, perchè, come avrai avuto certamente modo di osservare, chi non crede in Dio, s'affretta a trovare sicurezza e conforto in qualche altro credo altrettanto assurdo e fantasioso, come potrebbe essere un'ideale, una nazione o la scienza. Tutte queste fedi vanno immediatamente eliminate se vuoi sperare di ottenere un qualche grammo di libertà e chiarezza mentale, altrimenti non ci sono speranze.
segue
Naturalmente, non basta abbandonare l'idea di Dio per considerarsi liberi e stracolmi di verità, perchè, come avrai avuto certamente modo di osservare, chi non crede in Dio, s'affretta a trovare sicurezza e conforto in qualche altro credo altrettanto assurdo e fantasioso, come potrebbe essere un'ideale, una nazione o la scienza. Tutte queste fedi vanno immediatamente eliminate se vuoi sperare di ottenere un qualche grammo di libertà e chiarezza mentale, altrimenti non ci sono speranze.
segue
Luciano Mess- Admin
- Messaggi : 227
Data d'iscrizione : 14.08.11 -
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.