Commenti a "La Vista Interiore".
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Il secondo post de " la Vista Interiore " mi ha fatto immediatamente pensare alla sindrome di Stendhal.
Mi piacerebbe che Mess provasse a parlarcene un pò, se ritiene che il nesso possa esserci. Grazie anticipate.
Dino
Mi piacerebbe che Mess provasse a parlarcene un pò, se ritiene che il nesso possa esserci. Grazie anticipate.
Dino
Ospite- Ospite
Re: Commenti a "La Vista Interiore".
mi piacerebbe saperne di più su questa sindrome...
ma penso che oltre all'amico Luciano anche la cara Ilaria
potrebbe parlarcene...
restare incantati dinnanzi un opera d'arte... è una magia
che talvolta avviene...
ma... se volessimo capirne di più!
ma penso che oltre all'amico Luciano anche la cara Ilaria
potrebbe parlarcene...
restare incantati dinnanzi un opera d'arte... è una magia
che talvolta avviene...
ma... se volessimo capirne di più!
Ospite- Ospite
Commenti a "La vista interiore"
Che faccenda simpatica, a venti metri da casa mia, c'è una scalinata che conduce al castello di s.Giusto, intitolata proprio a Henry Beyle, alias Stendhal. In effetti, può apparire una qualche somiglianza nel meccanismo da me descritto, ma all'atto pratico sono cose diversissime: la nota sindrome, ha a che vedere con la poca dimestichezza che gli esseri umani hanno con la bellezza, la gioia e più in generale con ogni altra percezione totalmente positiva, di norma infatti, ciò che di bello si percepisce nella vita attraverso i sensi grezzi è sempre mitigato dal contesto o dal timore o ancora dalla transitorietà dell'evento. In condizioni psicologiche particolari, può però verificarsi un incidentale "rapimento sensoriale" che rende totalizzante l'esperienza e quasto stato è talmente potente da indurre tutta una serie di problemi, anche fisici o, nei casi più estremi, si può arrivare addirittura alla morte. Contrariamente a ciò che si crede, non si tratta affatto di una disfunzione mentale o animica, piuttosto è dovuto al "saltare" delle "valvole di sicurezza" che ogni essere umano possiede e che servono ad impedirgli esperiemze troppo superiori perchè appunto non sarebbe in grado di reggerle. Una specie di occhiali affumicati che servono a proteggere le pupille mentre si guarda il sole. Il piano di crescita interiore che porta all'evoluzione del piano materiale, prevede un andamento abbastanza lineare, una specie di traino del piano animico che mediante un'ideale, lunghissima fune, avoca a sè ogni altra cosa: più vicini ci si trova al trainante e meno si subirànno le conseguenze del suo influsso, perchè, proprio in virtù della vicinanza, oramai già si è simili a lui, mentre, se la distanza è ancora notevole, le conseguenze possono essere nefaste.
La letteratura è piena di metafore che descrivono benissimo questa cosa, vedi Perseo e Medusa; Psiche che apre la scatola e mille altre. Nulla è consentito vedere se non attraverso un filtro protettivo o uno specchio, come lo è la luna per il sole.
Comunque, ad onta degli occhiali...Dino dimostra di avere la vista di un'aquila :o)
La letteratura è piena di metafore che descrivono benissimo questa cosa, vedi Perseo e Medusa; Psiche che apre la scatola e mille altre. Nulla è consentito vedere se non attraverso un filtro protettivo o uno specchio, come lo è la luna per il sole.
Comunque, ad onta degli occhiali...Dino dimostra di avere la vista di un'aquila :o)
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