riflessioni

Da **Luciano Mess** Gio 26 Dic 2013, 9:34 pm

Quest'ultimo periodo mi ha visto osservatore diretto di una delle più intense anche se note aberrazioni egoiche; Il tutto inizia moltissimi anni orsono quando, su esplicita richiesta di una persona, accompagnai i suoi passi sul percorso iniziatico. Tra alti e bassi, riuscì ad accumulare abbastanza energia per superare il primo gradino, quello che crea una riga di divisione netta tra un passato regolato dall'ego e dalle sue bizze ed un presente dove l'anima finalmente prende le redini del comando. Questo processo non è per nulla indolore, visto che prevede il riconoscimento e l'accettazione di essere un ricettacolo di malvagità come precondizione per uscirne mediante quella che io definisco "prova fidanzato", ovvero il guardarsi nello specchio senza indulgenza chiedendosi se in piena onestà, si sarebbe disposti a fidanzarsi con la creatura che si ha di fronte. Nel caso specifico, è successo che lungi dall'attenersi ad un sano procedere, ha vomitato una quantità tremenda di sporcizia, accanendosi con persone e situazioni che tutto avrebbero meritato tranne il subire tanta ferocia. Naturalmente e questo è piuttosto comune, l'insana creatura, pur di negare la propria natura persino ai propri occhi, ha fatto comunella con altri suoi simili, caratterizzati dall'essere gravidi di cattiveria e ciechi ad ogni indicazione ed esortazione, per quanto amorevole, a sbarazzarsene. Il risultato è stata la creazione dell'effetto "branco", certo, un branco di stronzi e non certo di lupi ma dispiace sempre quando si vedono bimbi addormentati che sognano di essere svegli e che, ahiloro, poche speranze avranno di aprire gli occhi prima che arrivi l'ultimo istante. La creatura di cui all'inizio ad esempio, avendo sprecato in quest'ultima, intensissima botta ogni energia residua, si ritrova nell'impossibilità, stante la pressione di Kronos di rimetterne assieme a sufficienza per ritentare il colpo.
Ogni volta che accadono eventi simili, cadono vecchie immagini, vecchi stereotipi, vecchi rami: il vento del cambiamento soffia impietoso e spazza via ogni traccia del vecchio, lasciando spazio alle nuove gemme; è così da sempre e continuerà ad esserlo all'infinito.

Peccato, peccato davvero, peccato per tutti coloro che hanno scelto la polvere e l'immobilità ma è una scelta che deve essere rispettata: un ultimo lungo sguardo di dolcezza a tutti loro prima di volgere l'attenzione al divenire.